giovedì 26 maggio 2016

viaggio nel tempo...


Era cominciato proprio così quel viaggio di ritorno dalla Sardegna al luogo dove, post pensione, cercavo di dirigere la produzione di mangimi in una nota azienda di mangimi del bresciano. In effetti più che dirigere era "produrre" concretamente sulla falsariga di un paio di miei brevetti molto elementari e quindi la produzione voleva dire intanto un sano esercizio fisico fatto di sacchi di materie prime che andavano opportunamente pesati e calibrati così da ottenere i 1000 KG di ogni frazione che veniva poi  miscelata ad altri componenti e poi nuovamente insaccata. Ottimo esercizio soprattutto fisico effettuato più volte nella giornata che ritemprava anche lo spirito oltre che il corpo da quel senso di inutilità derivata dal passare a quasi 66 anni nel regno del NULLA FARE dopo anni di divertente e impegnativo tentativo di formare squadre di futuri periti chimici nell'arte del cercare e, soprattutto, del FARE CONSAPEVOLE.
 
Ospite di una amica di WEB, partivo da Golfo Aranci nel solito traghetto che avrebbe portato me e l'allora quasi nuovo CADDY furgoncino a Livorno e poi su su di autostrada in autostrada fino all' uscita di Brescia. Avevo, come spesso disordinato qual sono, il finestrino aperto e dopo l'opportuno segnale di arrivo mi ero trovato questa ospite che aveva deciso di adottarmi e non aveva nessuna voglia di scendere.

Cominciammo quindi il viaggio assieme e dopo un po', poco sicura della mia guida, aveva deciso di salirmi sulla spalla per aiutarmi nell'osservare il percorso. Così, passata qualche decina di minuti, eravamo ormai in perfetta sintonia tanto che mi avvertiva con i suoi mormorii se mi avvicinavo troppo ai soliti TIR incolonnati e sentivo la sua testa alzarsi attenta per capire se i miei sorpassi erano ben condotti.
 
Partiti dalla Sardegna al mattino e arrivati quindi nel tardo pomeriggio a Livorno eravamo, era dicembre, ben presto in pieno in quel mondo di luci e fari che a lungo andare si rivela monotono e fu così che diventarono particolarmente utili i messaggi che arrivavano dalla mia attenta compagna di viaggio o con opportuni quasi miagolii o, nei momenti più critici, cone delicati ma efficaci, lavoretti di unghia sulla spalla o di dentini sull'orecchio. E non ci fu verso di farla scendere nelle due stazioni di servizio inevitabili per far carburante o impellenti necessità personali, rifiutò ogni collaborazione e così mi rassegnai divertito.
 
Tutto andò tranquillo, tanto che arrivato in zona Bologna presi per Ferrara Rovigo in modo di uscire dall'autostrada e prendere la camionale in direzione Verona Brescia. Poi accadde qualcosa di imprevisto e fu la signorina che stava di guardia ad avvertirmi con unghiate decise: davanti a me c'era una barriera di TIR che sfanalavano e suonavano fanfare di clacson. Evidentemente mi ero assopito e, per fortuna, svegliato in tempo mi buttai sulla corsia di emergenza così, a tempo debito, feci inversione e deviazione e mi infilai nella prima stazione a riprendere fiato cullato dal RON RON della mia ospite, come sempre accoccolata sulla mia spalla sinistra. Ho ancora nell'orecchio il suono ritmato delle sirene della POLSTRADA evidentemente allertata che c'era un pazzo OMI-SUI-CIDA sulla carreggiata
 
Poi, per fortuna, tutto andò bene fino alle porte di Dello... Era ormai notte inoltrata, ero vicino casa, riconoscevo i luoghi, le curve e...
... mi svegliai, era 15 anni dopo, la simpatica micia ero lo spigolo del cuscino a molle come sempre incuneato fra la spalla e il mento e l'incontro con i TIR era l'unico vero ricordo-incubo che evidentemente il mio subconscio quasi 15 anni dopo mi aveva trasmesso forse come MEMENTO.

Peccato, mi ci ero affezionato, ciao MICIA

 
 

15 commenti:

  1. Gran bel racconto, Ben[img]http://www.freesmileys.org/smileys/smiley-love020.gif[/img]Interessante e chiara la narrazione, soprendente in finale, all'insegna della tenerezza la morale. Se tu non avessi svelato il sogno, avrei creduto fosse realtà, tanto è ben scritto.
    ( mi sa che te lo scopiazzo [img]http://www.freesmileys.org/smileys/smiley-basic/rolleyes.gif[/img] )

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  2. se sei nella rosa dei commissari per il premio STREGA quasi quasi SCRIVO, per lo meno so che qualcuno mi legge... GRAZIE. Comunque il finale è VERISSIMO, ma ci ho messo qualche po' di minuti a snebbiarmi e rendermi conto della realtà...

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    1. Devi capirli, Ben :) ... sono timidi, sono giovani con troppi interessi che rendono difficoltoso frequentare un blog :)

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  3. Beh, però, a parte il ricordo-incubo che non è certo piacevole per te, mi piace fantasticare che la tua gatta immaginaria sia stata veramente lì per proteggerti.
    Dicono che i gatti siano in grado di captare le energie ambientali negative per l'uomo e che le catalizzino (evvivaaa un verbo da chimico) su di sé.
    Diciamo che le sue graffiate erano un FARE CONSAPEVOLE.
    Grazie del bel racconto.

    [img]http://www.vocinelweb.it/faccine/fattedanoi/donia/36.gif[/img]

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    1. Carmela è giovane, eppure ha letto e risposto.
      Qui gatta ....ops, micia ci cova [img]http://www.freesmileys.org/smileys/smiley-basic/chin.gif[/img]

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    2. Eh eh eh
      Sarò pure giovane "... si, ma Ben ha la curiosità di un bambino, l'entusiasmo di un bambino, lo stupore di un bambino :) Cosa meglio di questo?"
      Parola di Perla ;)

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    3. [img]http://www.freesmileys.org/smileys/smiley-basic/hug.gif[/img]

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    4. ho capito :) Chi le ha pubblicate ha cambiatoil link. quando ho tempo le creaiamo in proprio :) coì non scompaiono più :)

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  4. RINGRAZIO chi manda un segnale ma ringrazio anche solo chi legge, per tradizione personale è intanto importante esprimersi, fa bene a se stessi prima che agli altri. Quando smetti di confrontarti hai finito di essere e poi io vengo da lontano, nelle stalle della mia infanzia e prima adolescenza c'erano ancora le ZIRUDELE, un modo da analfabeti di trasmettere il passato. E nella stalla con venti e più bovini è più caldo che con i pellet... E, soprattutto, molto più umano...

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  5. https://it.wikipedia.org/wiki/Zirudella

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    1. Evviva le Zirudele …e chi è ancora umano.
      Inchino

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  6. Francesca,
    volevo segnalarti che le emoticon dei commenti (quelle che hai fornito tu in lista) non compaiono. Tranne quella grande con l'abbraccio che ho inserito io con le stringhe sottostanti. Ho provato sia con Safari che con Firefox.
    Un bacio

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  7. Un sogno...ma io mi sono affezionata alla micia!!! Stupenda, vigile, amorevole, protettiva...una micia insomma, un essere con gli istinti vivi primo tra tutti quello di Amare! Bellissimo racconto e meravigliosa presenza!
    Un abbraccio

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    1. grazie, del resto io adoro le gatte. Quando arrivo a Platamona ce n'è una che spunta subito, si mette un po' di metri dal balconcino su un tetto e aspetta pazientemente che arrivi qualcosa. E si mangia più piatti di seguito così da mettere in riserva per quando non ci sono. E ha le antenne pronte, poco dopo che il mio vecchio furgoncino entra nel parcheggio lei esce dalla pineta e si mette in attesa... SALUTI

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